Lavorare significa fare conversazione. Una volta chiacchierare e lavorare erano elementi inconciliabili, oggi sono due facce della stessa medaglia: senza dialogo, senza comunicazione, non c’è lavoro. Come recita il primo articolo del Cluetrain Manifesto: “I mercati sono conversazioni”. I lavoratori della conoscenza attraverso la conversazione scambiano idee ed informazioni, scoprono realtà nuove, trasmettono suggestioni a collaboratori, clienti, fornitori. Le tecnologie informatiche e telematiche allargano i confini delle relazioni e permettono conversazioni più ampie, organizzate, potenti, ma quello che conta è la qualità della conversazione, in qualunque forma. La prossima volta che qualcuno vi dice di non perdere tempo on-line, al telefono o alla macchinetta del caffè, sappiate che vi sta parlando un residuo del XX secolo.