In un vecchio studio del 1989 relativo alla situazione francese, Lucien Karpik racconta che 6 clienti su 10 trovano il loro primo contatto con un avvocato attraverso relazioni o conoscenze personali, 1 su 10 attraverso intermediari (impiegati del tribunale, amministratori condominiali, etc). Per 3 su 10 infine la scelta è casuale. Una volta instaurato il rapporto, i cambiamenti di avvocato sono molto rari. I privati “rompono” in base a un risultato negativo del processo, mentre per le aziende o gli enti il cambio di avvocato è legato all’avvento di nuovi dirigenti, che portano con sé il proprio sistema di relazioni. In tale situazione fare marketing è estremamente complicato, e diffuso è un sentimento di impotenza racchiuso nel detto: “Non è l’avvocato che sceglie la clientela, ma viceversa”.