I servizi erogati dalle associazioni di rappresentanza (degli artigiani, dei commercianti, degli industriali, dei cooperatori, degli agricoltori) hanno caratteristiche molto diverse da quelli erogati dalle strutture private. I servizi delle Associazioni normalmente sono tantissimi (le associazioni maggiori hanno in catalogo circa 50 servizi diversi) e devono essere erogati a tutti coloro che ne fanno richiesta. Questo pone l’Associazione in una posizione molto particolare, unica rispetto ad una qualsiasi altra impresa che offre servizi.
In termini “aziendalistici” possiamo definire le Associazioni, come aziende pluribusiness, in quanto offrono una vasta gamma di servizi, estremamente differenziati tra di loro: si va da quelli relativi agli adempimenti (fiscali, tributari, paghe, certificati ecc.), a quelli per lo sviluppo, come le consulenze di vario genere, a quelli creditizi, a quelli a forte connotazione sindacale. Sono tutti servizi che possiedono logiche di gestione, di funzionamento, di mercato estremamente differenziate.
Se poi vogliamo approfondire l’analisi, troviamo che – ad esempio – dietro l’etichetta “Servizio ambiente” si collocano molteplici attività molto diverse tra di loro, dalla tenuta dei registri rifiuti a consulenze di tipo geologico, all’analisi fumi e scarichi, alla consulenza energetica, ecc. Ognuna di queste attività può essere considerata un servizio a se stante, con proprie logiche di sviluppo, logiche di gestione, logiche di soddisfazione del cliente.
Un’altra caratteristica peculiare dei servizi delle Associazioni è il fatto che questi si rivolgono ad imprese estremamente diverse per dimensione, dalla micro azienda fatta dal solo titolare, a quella di medio-grandi dimensioni. Infine, all’associazione aderiscono imprese di settori diversissimi, il che complica ulteriormente il quadro.
Quadro che non può essere semplificato a causa del fatto che – e qui vi è l’ulteriore connotazione che caratterizza le Associazioni – le Associazioni sono tenute a servire qualsiasi associato che ne faccia richiesta. Non possono quindi – come fanno normalmente le imprese private – concentrarsi solo sui segmenti di mercato più interessanti o redditizi.
Riassumendo: le associazioni erogano servizi caratterizzati da grande ampiezza di gamma a catalogo, di spettro dimensionale delle imprese servite, di differenziazione settoriale delle stesse. E non possono rifiutarsi di servire un associato. Tutto questo fa sì che la gestione dei servizi associativi risulti particolarmente complessa e richieda specifici strumenti gestionali – così come sottolineato in miei precedenti articoli (vedi qui e qui) – non mutuabili meccanicamente dalle best practices in uso presso le imprese private.