Lavorare bene: le regole del gioco

«Le regole del gioco: imparare tutto, leggere tutto, informarsi di tutto e, al tempo stesso, applicare al proprio fine gli esercizi di Ignazio di Loyola o il metodo dell’asceta indù, che si estenua anni ed anni per metter a fuoco con maggior precisione l’immagine che ha creato sotto le palpebre chiuse.

  «Attraverso migliaia di schede, perseguire l’attualità dei fatti, cercar di rendere a quei volti marmorei la loro mobilità, l’agilità della cosa viva. Quando due testi, due affermazioni, due idee si contrappongono, divertirsi a conciliarle anziché annullarle una attraverso l’altra; ravvisare in esse due aspetti, due stadi successivi dello stesso fatto, una realtà convincente appunto perché complessa, umana perché multipla.

  «Sforzarsi di leggere un testo del II secolo con occhi, anima, sensi del II secolo; immergerlo in quell’acqua madre che sono i fatti contemporanei; eliminare finché è possibile tutte le idee, i sentimenti che si sono accumulati, strato su “strato, tra quegli esseri e noi; e, al tempo stesso, servirsi con prudenza, o soltanto a titolo di studi preparatori, della possibilità di accostare e ritagliare prospettive nuove, elaborate poco a poco attraverso tanti secoli e tanti avvenimenti che ci separano da quel testo, da quell’avvenimento, da quel personaggio. Utilizzarli, in certo modo, come altrettante tappe su la via del ritorno verso un punto particolare del tempo; imporsi d’ignorare le ombre che vi si sono proiettate successivamente, non permettere che la superficie dello specchio sia appannata dal vapore d’un alito, prendere come punto di contatto con quegli uomini soltanto ciò che c’è di più duraturo, di più essenziale in noi, sia nelle emozioni dei sensi sia nelle operazioni dello spirito: anche loro, come noi, sgranocchiarono olive, bevvero vino, si impiastricciarono le dita di miele, lottarono contro il vento pungente, contro la pioggia accecante, l’estate cercarono l’ombra di un platano, gioirono, pensarono, invecchiarono, morirono».

(Marguerite Yourcenar spiega il procedimento utilizzato per scrivere Le memorie di Adriano)


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