Vado alla convention annuale di una grande azienda che fornisce servizi alla pubblica amministrazione. Mentre sul palco parlano i dirigenti, un manager mi fa: “Il punto è fare capire a questi signori che parlano dal palco che non si può più scherzare con la pelle degli altri, ovvero con la mia e dei miei colleghi. Ogni giorno siamo presi in mezzo da tutti: fornitori, capi, dipendenti, clienti. Io non riesco più a gestire lo stress psicologico. Mi danno obiettivi impossibili da raggiungere e un carico di lavoro esasperato. I clienti sono indemoniati perché i contratti sono ingestibili. Il nostro personale è sempre meno qualificato, negligente, egoista. I fornitori sono anch’essi sull’orlo del fallimento, molti sono arrivati agli insulti e allo stalking. E coloro che hanno permesso e causato tutto questo sono sul palco a celebrare se stessi e a lamentarsi che la colpa è degli altri, noi compresi …”.