Gerusalemme fu definitivamente perduta dai cristiani nel 1187, dopo la sconfitta di Guido di Lusignano, re di Gerusalemme, ad opera di Saladino (Salah ed-Din). La ragione principale della sconfitta dei crociati fu nell’aver combattuto nel deserto di Hattin contro la cavalleria leggera di Saladino, molto più adatta a combattere su quel terreno. Eppure Guido da Lusignano sapeva che era meglio affrontare il nemico presso la fortezza di Acri, come consigliava l’esperto Raimondo III, conte di Tripoli. Furono tuttavia i baroni al seguito del re che gli fecero cambiare idea. Di fronte alle diverse opinioni sul modo di affrontare il nemico, alla fine prevalse la fiera argomentazione di Gerardo di Ridefort, maestro dei Templari: «Sire, il conte di Tripoli vuole che noi ci comportiamo da codardi». Fu così che gran parte dell’esercito crociato fu perduto, e gli “infedeli” si appropriarono della reliquia della vera croce.