Molte associazioni di categoria (del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura, della cooperazione) cercano di favorire la nascita di nuove imprese da parte di giovani imprenditori, attraverso iniziative specifiche di tipo promozionale e appositi fondi per lo start-up d’impresa. Successivamente alla loro nascita, le stesse associazioni propongono a queste imprese i servizi già predisposti per le imprese più vecchie. I giovani imprenditori si trovano quindi di fronte ad un’offerta di servizi tradizionale, sia nella gamma proposta che nelle modalità di fruizione. Eppure è evidente che i giovani imprenditori hanno caratteristiche distintive e specifiche rispetto agli altri: hanno titoli di studio più alti, sono più propensi ai rapporti con l’estero, sono più favorevoli alla formazione continua, all’utilizzo delle tecnologie di comunicazione e lavoro a distanza, allo sviluppo dell’innovazione e alla tutela del lavoro intellettuale. Troppo spesso invece trovano di fronte a sé associazioni che erogano servizi tradizionali legati ai soli adempimenti, con modalità di erogazione fondate sullo sportello fisico, con personale spesso non preparato ad affrontare interlocutori dinamici e innovativi.